A fine 2020, gli esperti della Corte dei conti francese hanno consegnato un rapporto di verifica sul Controllo federale delle finanze (CDF). Le loro conclusioni sono state presentate alla Delegazione delle finanze delle Camere federali nel mese di febbraio del 2021. Questa valutazione tra pari (peer review) ha fornito buoni risultati. Le raccomandazioni formulate dagli esperti francesi saranno attuate dalla direzione del CDF entro la fine del 2021.
Eseguita in una situazione complessa data la crisi sanitaria, questa valutazione tra pari è stata l’occasione per esaminare quattro aspetti del CDF: la sua indipendenza; la sua comunicazione e le sue relazioni con le parti interessate; l’etica, la trasparenza, il rispetto delle regole della buona governance; il suo approccio della verifica orientato alla programmazione e al controllo delle raccomandazioni. Grazie a questa peer review è stato anche possibile effettuare un’ampia consultazione. Quest’ultima ha consentito agli organismi esterni sottoposti alla verifica del CDF, ai suoi clienti dell’Amministrazione federale, ma anche ai suoi diversi interlocutori presso il Consiglio federale, il Parlamento e nei media di esprimere il proprio parere. A fine 2020, la Corte dei conti francese ha consegnato il rapporto finale alla di-rezione del CDF, che provvede alla pubblicazione sul suo sito Internet.
Nella sua valutazione, la Corte dei conti francese ritiene che una riflessione sul livello di ancoraggio del CDF e sulle disposizioni legislative che ne definiscono il mandato potrebbe portare «a formalizzare la sua autonomia di gestione e a riconoscergli una competenza generale in materia di controllo delle finanze pubbliche e di informazione dei cittadini». Per rientrare negli standard della professione (IS-SAI 30), il CDF potrebbe anche istituire un proprio codice deontologico.
Dal punto di vista della comunicazione, gli esperti francesi ritengono che una diversificazione delle modalità di mediatizzazione o un migliore sfruttamento delle pubblicazioni precedenti e del loro monitoraggio potrebbero portare l’opinione pubblica a valorizzare maggiormente il ruolo e l’operato del CDF. Infine, la Corte dei conti francese rileva che la programmazione del CDF è perfettamente adeguata in considerazione dei rischi esistenti nel settore delle politiche pubbliche e della gestione degli organismi sottoposti a verifica.
Ricordiamo che il CDF è stato oggetto di una verifica tra pari nel 2005, 2009 e 2015. Il CDF attua in questo modo le buone prassi a livello internazionale. Come in passato, la direzione del CDF si è impegnata ad attuare le raccomandazioni formulate in questa occasione. L’attuazione delle raccomandazioni verrà realizzata entro la fine del 2021.